Le origini dell’arancino sono molto discusse. Essendo un prodotto popolare risulta difficile trovare un riferimento di qualche tipo su fonti storiche che possano chiarire con esattezza quali le origini e quali i processi che hanno portato al prodotto odierno con tutte le sue varianti.
Ingredienti per 6 porzioni
500 gr di riso
Brodo leggero q.b
1dl di olio
1 piccola cipolla tritata
200 gr in parti uguali di regalie, vitello e animelle tritati insieme
1 dl di vino bianco secco
Uovo sbattuto
Farina q.b
Pangrattato q.b
Olio q.b
Sale e pepe q.b
Procedimento
Cuocere il riso in abbondante acqua e brodo, sgocciolarlo poi al dente, stenderlo su un piano, allargarlo e farlo raffreddare. A parte fare imbiondire, in un tegame con olio, la cipolla, finemente tritata, quindi aggiungervi le regalie di pollo, di animelle e il vitello.
Condire con una presa di sale e un pizzico di pepe, mescolare bene e fare insaporire per un paio di minuti. Versare il vino e farlo evaporare quasi completamente, unire un cucchiaio di farina e allungare con 2 o 3 cucchiai di brodo. A piacere, si può aggiungere del pomodoro passato.
Continuare la cottura, a fuoco moderato, fino ad ottenere un ragù piuttosto denso, infarinare le mani, preparare con il riso delle palli grandi come arance, praticare un foro nel centro e introdurvi il ripieno. Chiudere il foro con dell’altro riso, infarinare gli arancini, e passarli nell’uovo battuto e poi nel pangrattato.
Tuffarli nella friggitrice con abbondante olio caldo e cuocerli finché saranno diventati dorati e croccanti.
Vino regionale: Etna rosato.